Sistemi Cellulari Implicati nella Trasmissione del Dolore nel SNC (3/4)
Quando un danno tissutale attiva degli impulsi nocicettivi, molti di questi sono trasmessi anche alle cellule delle corna anteriori per stimolare i nervi motori somatici, mentre altri sono trasmessi alle cellule delle corna anterolaterali eccitando, così, i corpi cellulari di neuroni pregangliari. La stimolazione somatomotoria provoca un aumento di tensione o uno spasmo del muscolo scheletrico che possono dare origine a circuiti di feedback positivo che amplificano lo spasmo stesso, il quale alla fine, diventa una nuova sorgente di impulsi nocicettivi che rinforza la già esistente nocicezione.
L'aumento del tono simpatico comporta una vasocostrizione periferica con conseguente diminuzione della microcircolazione nel tessuto colpito e nei muscoli adiacenti. Ciò provoca ischemia che può incrementare la sensibilizzazione dei nocicettori amplificando, così, l'input nocicettivo. In aggiunta la risposta riflessa simpatica gioca un ruolo importante in certe condizioni di dolore persistente. Il danno tissutale è in grado di indurre anche risposte neuroendocrine che contribuiscono alla modulazione della sensibilizzazione dei neuroni afferenti primari. Ad esempio, lo stress induce il rilascio di CRF (Corticotropin-Releasing Factor) e la conseguente liberazione di corticosteroidi riduce la sensibilizzazione dei nocicettori. Similmente gli incrementi sistemici di oppioidi endogeni e di altri fattori antinocicettivi possono inibire, attraverso i recettori degli oppioidi periferici, l'attività delle vie nocicettive. Oltre a questi riflessi neuroendocrini di modulazione del dolore mediante feedback negativo, possono verificarsi anche incrementi "endocrini" del dolore, come durante le condizioni d’infiammazione cronica, in cui occorre un aumento sistemico di NGF (Nerve Growth Factor) .
I neuroni che danno una risposta massimale agli stimoli nocivi sono diffusamente distribuiti nella sostanza grigia spinale e, ovviamente, soprattutto nelle lamine che ricevono gli impulsi direttamente dai nocicettori primari afferenti ( I,II,V ).Le cellule attivate solo da afferenti primari nocicettivi vengono definite neuroni "nocicettivi - specifici" ( NS ) o " a soglia elevata".
Essi rappresentano la maggior parte dei neuroni della lamina I e sono, quindi, sensibili solo a stimolazioni nocicettive. Tuttavia alcuni neuroni della lamina I ricevono impulsi anche da meccanocettori a bassa soglia non nocicettivi; essi vengono definiti neuroni "ad ampio range dinamico" (WRL) poiché rispondono ad un ambito di intensità dello stimolo che va dall'innocuo al nocivo. Essi scaricano con bassa frequenza in risposta a stimoli innocui e con frequenze più alte a stimoli nocivi applicati nello stesso campo recettivo periferico; sono localizzati prevalentemente nella lamina V.
La maggior parte dei neuroni della lamina I sono cellule di proiezione che in numero rilevante proiettano al talamo, ma inviano localmente connessioni ad altre cellule della stessa lamina e anche ad aree superiori dell'encefalo. Anche la lamina II contiene cellule che sono attivate dalla stimolazione nociva e i suoi neuroni proiettano al tronco ed al talamo anche se la gran parte di essi sono interneuroni i cui assoni terminano entro uno o due segmenti intorno al loro corpo cellulare. La quasi totalità delle connessioni sinaptiche dei neuroni della lamina II avviene all'interno della lamina stessa, con altri neuroni della lamina II.
Il sistema nocicettivo periferico
Sistemi cellulari implicati nella trasmissione del dolore nel SNC
Analgesia indotta dalla stimolazione
Medicina del dolore
Last update: 10/01/2010
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