Terapia del Dolore Neuropatico

 

La terapia del dolore neuropatico rimane ancora distante dall’essere pienamente soddisfacente, poichè meno della meta dei pazienti ricevono benefici significativi dalla terapia medica.

Nelle linee guide sul trattamento medico del dolore neuropatico pubblicate dalla EFNS Task Force si evince che:

  • Il trattamento del dolore neuropatico è spesso parzialmente efficace o inefficace.
  • Contrariamente ad alcune opinioni tradizionali, gli oppiacei hanno una loro efficacia nel dolore neuropatico.
  • La polifarmacoterapia, che viene di fatto largamente impiegata, è basata per ora su un razionale empirico, che deriva dall’esperienza del medico e dalla valutazione del rapporto efficacia / tollerabilità dei diversi trattamenti.

La comparsa degli effetti terapeutici puo avvenire in maniera graduale ed è necessario del tempo prima che si possano trarre delle conclusioni sulla loro efficacia o sul loro fallimento.

Quando i pazienti riferiscono la scomparsa della sintomatologia dolorosa per diversi mes, allora si può cominciare a pensare ad una riduzione del dosaggio. I farmaci presi qui in esame si possono suddividere in base al meccanismo d’azione in:

  • Farmaci che sopprimono l’input sensoriale attraverso la riduzione della trasmissione sinaptica.
  • Farmaci che sopprimono l’input sensoriale riducendo l’eccitabilità di membrana.
  • Farmaci con meccanismo misto.

In dettaglio, pubblicate su PAIN nel 2007, le linee guida americane (nord e sud America) e finlandesi si pongono come obbiettivo di revisionare gli studi clinici randomizzati che esaminano i farmaci utilizzati per il trattamento del DN, di aggiornare le linee guida esistenti alla luce di tale evidenza e di fornire delle specifiche raccomandazioni sull’utilizzo di tali farmaci; tutte le partono dalla constatazione (di buon senso) che il successo della terapia (farmacologica e non) si fonda su di una accurata valutazione e diagnosi. La diagnosi di DN è spesso ardua dato che questo coesiste, talvolta, con altri tipi di dolore e dunque una scrupolosa valutazione deve partire dal tentativo di individuare la patologia di base e le lesioni a carico del SNC o SNP. Dunque gli autori propongono una gestione “a gradini” partendo proprio dalla succitata valutazione e diagnosi, meglio se con un approccio multidisciplinare.

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Medicina del dolore

Last update: 10/01/2010

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