Farmaci di Prima Scelta (1/2)

 

I TCAs si sono dimostrati utili nel trattamento dei pazienti con PHN e DPN (amitriptilina). Tuttavia non hanno dato buoni risultati nella neuropatia da HIV e da chemioterapici; nel dolore da cancro in quello da arto fantasma etc..

Da non dimenticare che l’obbiettivo non è la scomparsa completa del dolore (utopia al momento!) ma una sua riduzione del 50%.

L’Amitriptillina, un amina terziaria, è l’antidepressivo triciclico (TCA) meglio studiato. Alcuni studi hanno dimostrato che gli TCAs comportano una riduzione di almeno il 50% dell’intensità del dolore nel 30% dei pazienti con dolore neuropatico.

Sembra oramai assodato che uno dei principali meccanismi farmacologici dell’amitriptilina sia il blocco dei canali del Na+, oltre alla già nota azione sulle vie monoamminergiche e serotoninergiche.

Gli effetti collaterali dell’amitriptillina includono sonnolenza, stipsi, secchezza delle fauci, incremento di peso ed ipotensione ortostatica.

La Nortriptillina e la Desipramina, amine secondarie, presentano meno effetti collaterali. L’impiego di questi agenti è preferibile specie negli anziani e nei soggetti sensibili particolarmente agli effetti collaterali, ma comunque la loro efficacia non è cosi elevata. Per la loro cardiotossicità gli TCAs dovrebbero essere usati con cautela nei pazienti cardiopatici o con cardiopatie misconosciute.

Gli inibitori del reuptake della serotonina e noradrenalina (SNSRIs) presentano il vantaggio di non avere gli effetti collaterali muscarinici, istaminici e adrenergici dei triciclici.

Tra gli SNRIs, la Venlafaxina e la Duloxetina sembrano essere i piu efficaci. La prima ha dato buoni risultati in pazienti con DPN e polineuropatia di vario tipo ma ha dato risultati negativi in altri RCTs con pazienti affetti da dolore post-mastectomia, PHN e varie condizioni di dolore centrale e periferico. La seconda ha mostrato dare un pain relief significativamente maggiore del placebo in pazienti con DPN ma non è stata ancora studiata in altri tipi di DN.

L’efficacia della Venlafaxina nel trattamento del dolore neuropatico è stata dimostrata da 3 trials clinici di pazienti affetti da dolore neuropatico, nei quali 225 mg/die di venlafaxina e 150 mg/die di Imipramina riducevano in maniera significativa la sintomatologia dolorosa.

Sorprendentemente non c’erano differenze significative nell’efficacia e negli effetti collaterali tra i 2 farmaci.

Gli effetti collaterali della Venlafaxina comprendono nausea, vertigini, secchezza delle fauci, disfunzioni sessuali, ipertensione e irritabilità.

Trias clinici hanno dimostrato come la Duloxetina migliora la sintomatologia dolorosa anche in assenza di depressione.

I suoi più comuni effetti collaterali sono la nausea, la cefalea, l’insonnia, la stipsi, la secchezza delle fauci, le vertigini e l’astenia.

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Medicina del dolore

Last update: 10/01/2010

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