Diagnosi:

Se si dimostra danno di un tronco nervoso associato a sviluppo dei sintomi della RSD/CRPS questa condizione viene chiamata sindrome dolorosa regionale complessa di tipo II o causalgia. Di solito la causalgia presenta una più obiettiva evidenza di malattia dovuta a cambiamenti di carattere neurologico (intorpidimento e debolezza). Per fare diagnosi precoce di RSD /CRPS il medico deve riconoscere che alcuni aspetti di RSD/CRPS sono più caratteristici della sindrome che non altri, e che la diagnosi clinica è confermata come esatta mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle fino a che emerga un quadro chiaro del disturbo. La RSD/CRPS può essere parte di un'altra malattia (per es. ernia discale, sindrome del tunnel carpale, attacco cardiaco). Quando la RSD/CRPS si diffonde la diagnosi può essere più complicata. Per es. se si diffonde al lato opposto può essere più difficile definire la diagnosi perché non c'è un'area normale di confronto. D'altra parte la diffusione dei sintomi della RSD/CRPS può, di fatto, facilitare la diagnosi perché la diffusione stessa è una caratteristica della malattia.

 

 

Importanza di rilievi oggettivi:

Il medico deve andare alla ricerca con determinazione e documentare i rilievi obiettivi. Per es. circa l’80 % dei casi di RSD/CRPS hanno differente temperatura nei lati opposti, che possono essere o più freddi o più caldi. Queste variazioni di temperatura possono essere associate a variazioni del colore della cute. Il rilievo obiettivo di differenze di temperatura e di colore della cute può non essere notato dal medico se quest'ultimo fa una sola visita al paziente. Un utile e relativamente poco costoso strumento da avere disponibile durante la visita medica è un termometro a raggi infrarossi.

 

 

Come diagnosticare la RSD/CRPS:

Si può fare diagnosi di RSD/CRPS nei seguenti modi:

  • Storia di trauma nell'area interessata associato a dolore sproporzionato rispetto all'evento che l'ha causato e in aggiunta uno o piu' dei seguenti segni:
    • Funzionamento abnorme del sistema nervoso simpatico.
    • Edema.
    • Alterazione della motilità.
    • Cambiamenti della crescita tissutale (distrofia e atrofia)
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Last update: 10/01/2010

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