Tutti gli stati di epatopatia cronica con insufficienza epatica di grado moderato e alcolismo cronico rappresentano una controindicazione relativa all’uso del paracetamolo.

La dose giornaliera massima per il paracetamolo nel paziente anziano non deve assolutamente superare i 4 grammi.

In tutti i pazienti anziani in trattamento con FANS (ad eccezione dei trattamenti con paracetamolo) andrebbe prevista una protezione gastrica con misoprostol o inibitori di pompa protonica.

Il trattamento con oppiacei deve essere somministrato alle dosi minime efficaci. I farmaci a emivita breve o intermedia sono da preferirsi a quelli a emivita lunga o molto lunga. La morfina orale, nelle sue formulazioni a pronto rilascio ed a rilascio controllato rappresenta il farmaco di scelta nel trattamento del dolore moderato-severo del paziente anziano.

L’ossicodone nella sua formulazione a rilascio controllato può essere considerato una alternativa alla morfina orale nel paziente anziano con dolore di grado moderato severo.

Gli oppiacei transdermici possono essere usati in alternativa alla morfina in condizioni di subocclusione/occlusione intestinale o difficoltà nella minzione, anche se il loro uso deve essere monitorato con attenzione dati i rischi di tossicità aggiuntive gravi legate alla tipologia della molecola (in particolare per fentanyl) o alla forma farmaceutica transdermica (farmaci long-acting).

Il tramadolo, per caratteristiche farmacocinetiche può essere utilizzato in pazienti con dolore di grado moderato (II  gradino secondo la scala WHO), anche se i possibili effetti collaterali ne raccomandano, nel paziente anziano, un uso attento e strettamente monitorato. Un uso protratto del tramadolo in caso di inefficacia relativa, o il passaggio a dosaggi elevati per dilazionare l’inizio di un trattamento con oppiacei forti non deve essere effettuato nella pratica clinica. La morfina orale, nella sua formulazione a pronto rilascio rappresenta il farmaco di scelta nel DEI del paziente anziano con dolore moderato severo da cancro in trattamento cronico con farmaci oppiacei. La morfina parenterale può occasionalmente essere impiegata nel DEI del paziente anziano (paziente ricoverato con catetere venoso centrale, paziente con impossibilità all’assunzione di farmaci per os). La morfina in infusione continua (sottocutanea o endovenosa) non dovrebbe essere impiegata quale trattamento “front-line” del paziente anziano con dolore da cancro di grado moderato severo.

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Last update: 10/01/2010

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